In tutti i contesti industriali dove saldatura e stagnatura sono all’ordine del giorno, la presenza di un impianto di aspirazione è necessaria, e obbligatoria, per tutelare la salute degli operatori. La corretta progettazione dell’impianto porta poi con sé una serie di ulteriori benefici:
Ma come avviene la progettazione di un impianto di aspirazione fumi? Lo scopriamo insieme al team WORKY.
La progettazione di ogni impianto di aspirazione fumi inizia con la valutazione delle variabili oggettive, relative al tipo di ambiente industriale, di attività svolte e di fumo prodotto. Più in particolare, bisogna tenere conto di:
1.l’ambiente in cui dovrà agire l’impianto aspirante e filtrante
2.il numero di postazioni di lavoro e la loro dislocazione (per esempio, sono vicine o lontane tra loro?)
3.la tipologia di produzione dell’inquinante (il fumo), ossia le modalità di emissione
4.la dimensioni dei pezzi da saldare (ad esempio: piccoli componenti di elettrodomestici oppure, lunghi tubi di acciaio)
5.la frequenza delle operazioni di saldatura o stagnatura, e la loro durata media.
In base a queste variabili, avremo ad esempio il caso di un comparto industriale con tante postazioni fisse, costantemente utilizzate, dove vengono saldati pezzi di acciaio inox; oppure il caso di una piccola azienda manifatturiera, con una sola postazione fissa, dove la saldatura libera saltuariamente emissioni di ossido di stagno.
Grazie all’esperienza accumulata sul campo, WORKY è in grado di fornire un servizio specializzato per la progettazione di un impianto aspirazione fumi, cioè per la scelta dell’impianto giusto per diversi tipi di realtà industriali.
Ecco qualche esempio di applicazione:
I kit SPARK
Impianto fisso centralizzato
SMOBIMAX-1B