Ma quali tipologie di impianti esistono? E come scegliere quello più adatto alle necessità dell’azienda? Ne parliamo nell’articolo di oggi!
Quando si decide di investire in un nuovo impianto di aspirazione gas di scarico, è necessario fare delle valutazioni approfondite sia per capire quali siano le esigenze dell’officina, sia per fare in modo che i macchinari si integrino nell’ambiente di lavoro alla perfezione.
Essendo le officine luoghi chiusi, in cui gli operatori passano gran parte della giornata a contatto con sostanze poco salutari, il rischio per la loro salute è alto; un estrattore dei gas di scarico efficace è quindi molto importante per rendere sicuro il luogo di lavoro. I sistemi di filtraggio sono infatti inutili quando si ha a che fare con i gas di scarico, troppo fini e impalpabili.
Ecco perché serve una tecnologia che rimuova i gas nocivi direttamente dalla marmitta dei veicoli, risolvendo quindi il problema alla radice: i fumi eviteranno di disperdersi e non potranno causare danni alle persone.
Non solo: le tecnologie più innovative rendono l’officina più efficiente perché, oltre ad essere facili da utilizzare e intuitive, rendono il lavoro più veloce e qualitativamente migliore, oltre a dare un’immagine di modernità all’azienda.
Esistono 4 tipi di impianti per depurare l’aria in officina:
In generale, le soluzioni fisse sono consigliabili in aziende che hanno grandi spazi a disposizione, e che necessitano di una potenza di aspirazione piuttosto elevata. Quelle mobili, invece, pur garantendo un’ottima potenza di aspirazione, sono più utilizzate nelle officine dove gli spazi a disposizione sono piccoli, dove c’è necessità di spostare il macchinario in un’altra area dell’officina quando non in uso.
Oltre alla suddivisione in impianti fissi e mobili, c’è un’ulteriore considerazione importante da fare.
Bisogna infatti considerare che un’autovettura è diversa da un motoveicolo e anche da un camion o da un trattore.
Se l’officina tratta diverse tipologie di veicoli, bisogna scegliere una soluzione che riesca a rispondere a tutte le necessità.
I tubi di scarico di motoveicoli, ad esempio, hanno caratteristiche diverse rispetto a quelli che si trovano sulle automobili (scarichi accoppiati, scarichi sottoscocca, scarichi sotto al codone, scarichi multipli e silenziatori oversized per presenza del catalizzatore). Sebbene spesso i meccanici cerchino di attare gli impianti che hanno a disposizione anche per le due ruote, oggi esistono soluzioni specifiche, sicuramente più efficaci.
La soluzione ideale è una bocchetta con quattro magneti e barra di supporto con piastra a terra autoportante. Questa soluzione permette anche di collocare l’asta di supporto sul banco o sul cavalletto, quando non c’è spazio sufficiente per appoggiare l’intera piastra.
Un ulteriore magnete collega poi l’asta alla bocchetta in gomma, in modo che l’adattatore possa essere posizionato in corrispondenza dell’uscita dei gas di scarico.
In questo modo, è possibile ottimizzare gli spazi a disposizione con una soluzione performante e innovativa.
Anche i mezzi pesanti hanno necessità diverse rispetto alle automobili, soprattutto perché la quantità di gas di scarico prodotta è decisamente maggiore. Per questo motivo, gli impianti di aspirazione, e soprattutto le tubazioni, devono avere dimensioni e caratteristiche adeguate, in particolare:
Come abbiamo visto nell’articolo di oggi, per scegliere l’impianto di aspirazione gas di scarico giusto bisogna valutare diversi fattori; per questo è fondamentale la presenza di un partner che sia disposto ad analizzare lo stabile, effettuando un sopralluogo per individuare eventuali ostacoli e necessità specifiche e per capire quali soluzioni su misura siano da preferire, consigliando e guidando nella scelta.
I tecnici WORKY possono sviluppare progetti personalizzati, costruiti su misura per le necessità del singolo cliente, analizzando ogni realtà in modo approfondito, per poi studiare soluzioni ad hoc.
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